Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

Fobie Specifiche

fobie specifiche
Una fobia è una paura marcate e persistente che presenta peculiari caratteristiche:

1) è particolarmente intensa

(l’individuo in presenza dell’oggetto della sua paura può provare aumento del battito cardiaco,
sudorazione, tremore, mancanza d’aria, tensione muscolare, nodo allo stomaco e nausea, impulso a scappare, paura che possa accadere qualcosa di grave ecc..)

2) porta all’evitamento della situazione di cui si ha paura

(il fobico non si avvicina all’oggetto temuto o fugge via, si distrae pensando ad altro o parlando con qualcuno, assume alcol o tranquillanti)

3) appare come insensata e irrazionale

(spesso gli altri considerano tali paure come infantili e immotivate, chi le vive è consapevole di ciò
ma continua ad aver paura suo malgrado).

L’ansia da fobia, o “fobica”, si esprime con sintomi fisiologici come: tachicardia, disturbi gastrici
e urinari, nausea, diarrea, senso di soffocamento, rossore, sudorazione eccessiva, tremito e
spossatezza.
La tendenza ad evitare tutte le situazioni o condizioni che possono essere associate alla paura,
sebbene riduca sul momento gli effetti dell’ansia, in realtà costituisce un circolo pericoloso:
ogni evitamento, infatti, conferma la pericolosità della situazione evitata e prepara l’evitamento
successivo. In termini tecnici si dice che ogni evitamento rinforza negativamente la paura. Tale
spirale di progressivi evitamenti produce l’incremento, non solo della sfiducia nelle proprie risorse,
ma anche della reazione fobica della persona, al punto da interferire significativamente con il
funzionamento scolastico oppure con le attività o le relazioni sociali. Il disagio diviene così sempre
più limitante.

Le fobie più comuni hanno come oggetto:

  • buio
  • altezza
  • animali (cani, insetti, rettili ecc..)
  • spazi chiusi
  • acqua
  • sangue e ferite

In realtà il tentativo di classificare le fobie in base al nome dell’oggetto o dell’evento si è rivelata
nel tempo impresa molto ardua poiché la fonte dell’ansia non è l’oggetto in sè, ma le conseguenze
dannose cui la persona potrebbe andare incontro in presenza dell’oggetto o quando si verifica
l’evento. Praticamente le fobie sono tante quanti sono gli oggetti o gli eventi che possono
determinare paura.

L’approccio cognitivo-comportamentale è considerato in assoluto l’intervento migliore in quanto
a brevità ed efficacia, per le fobie specifiche. Il cuore dell’intervento è l’esposizione graduale

alle situazioni temute. Psicologo e paziente costruiscono insieme una gerarchia di situazioni
temute dalla meno alla più paurosa che vengono affrontate con gradualità, o nella realtà o
nell’immaginazione. Per aiutare il paziente ad affrontare le situazioni temute (ad eccezione della
fobia per il sangue) vengono inoltre insegnate tecniche di controllo dell’ansia (rilassamento e
respirazione diaframmatica).

RIFERIMENTI SCIENTIFICI

Andrews, G. et al. (2003). Trattamento dei disturbi d’ansia: guide per il clinico e manuali per chi
soffre del disturbo.Torino: centro scientifico editore.

LETTURE CONSIGLIATE

Marks, IM (2002). Ansia e paure. Comprenderle, affrontarle e dominarle. Milano: McGraw-Hill.

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