Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

Scegliere: Libertà o Prigione?

“Esistere significa “poter scegliere”; anzi, essere possibilità. Ma ciò non costituisce la ricchezza, bensí la miseria dell’uomo. La sua libertà di scelta non rappresenta la sua grandezza, ma il suo permanente dramma. Infatti egli si trova sempre di fronte all’alternativa di una “possibilità che sí” e di una “possibilità che no”senza possedere alcun criterio di scelta. E brancola nel buio, in una posizione instabile, nella permanente indecisione, senza riuscire ad orientare la propria vita, intenzionalmente, in un senso o nell’altro

Søren Kierkegaard, Aut-Aut, 1843

Molte volte nella vita ci troviamo di fronte a dover prendere delle scelte. Importanti o banali che siano possono comunque metterci davanti a momenti se non dolorosi, complicati. Le parole del filosofo Kierkergaard sembrano cogliere in un modo pungente e drammatico, quello che può accadere ad ognuno di noi, in momenti delicati dell’esistenza in cui, di fronte, abbiamo due binari da poter percorrere, due strade che si aprono e creano scenari diversi e portano in luoghi non conosciuti. E’ possibile, e allora doloroso, trovarsi a “brancolare nel buio, senza riuscire ad orientare la propria vita, nella permamente indecisione“, ma molto può essere fatto, perchè è possibile trovare le risorse che aiutino a capire, e forse meglio, a sentire, qual’è il nostro treno sul quale salire.

Il processo di scelta comporta sempre il dover perdere qualcosa, in favore di qualcos’altro più importante. Ma la scelta è davvero una prigione come scriveva Kiergardaard, o è libertà, evoluzione e crescita? Perchè è così difficile scegliere?

Dietro al problema di scelta ci possono essere molteplici fattori. L’incapacità di sentire, sapere e comprendere realmente le proprie emozioni confonde  e impedisce la consapevolezza di ciò che si vuole, elemento imprescindibile nel processo decisionale. La difficoltà di trovare la lucidità mentale per arrivare a poter vedere quali sono le nostre priorità nella vita, in un momento e in un mondo dove tutto sembra irrinunciabile e ugualmente importante, in cui tutte le possibilità si accavvallano l’una sull’altra, annebbiano la mente, in un vortice di pensieri confusi e confusivi che rendono la scelta una prigione e non una libertà. Anche il timore dell’incertezza che il domani riserva è spesso, una catena che tiene legati e immobili  costringendo la ricerca senza fine di soluzioni che riparino da tutti i possibili esiti, così come l’affanno del sapere quale sia la cosa “giusta da fare” impedisce, blocca e crea malessere. In entrambi i casi, la delusione dello scontro con la realtà, dove l’assenza di nei e di rischi non esiste, porta a correre a vuoto in una pista chiusa, senza riuscire a trovare la propria strada per andare oltre.

E’ possibile tornare a vivere la scelta come libertà e il cambiamento come opportunità uscendo dal vortice di dubbi e paure che impediscono l’evolversi della vita e degli eventi. Capire cosa imprigiona, qual’è il problema dietro la sofferenza di un qualcosa che dovrebbe farci sentire liberi e non schiavi, è il primo passo per andare avanti. Capire e capirsi in momenti di crisi è il modo per superarli nel presente e la chiave per vivere il futuro con la consapevolezza che si hanno gli strumenti per affrontarli nuovamente. La sceltà è libertà, tuttavia siamo noi per primi  a dover slegare le nostre manette.

Dott.ssa Elena Mannelli

Richiesta Informazioni

Nome (richiesto)

E-mail (richiesto)

Oggetto

Messaggio

Acconsento al trattamento dei miei dati personali sulla base della Privacy Policy

WhatsApp chat