Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

Come mai continuo a scegliere sempre la persona sbagliata ?

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A cura di Dott. Rossano Bisciglia

A molti di noi e a tanti nostri amici sarà capitato di porsi questa domanda. In realtà, come spesso capita, per poter trovare la risposta giusta  è necessario porsi la domanda in modo corretto. Nello specifico, il problema non è tanto scegliere la persona che poi si rileva sbagliata, ma piuttosto rimanervi legati anche quando si è compreso che lo è.

Proviamo a ritornare mentalmente a quando abbiamo conosciuto la persona: colpo di fulmine.. anima gemella… sto vivendo un sogno… mi sento viv*….  E poi un giorno, mi accorgo che il suo comportamento mi ferisce e che vorrei lasciarl*… ma alla fine è così difficile staccarsi da lui/lei al punto da accettare di proseguire la relazione nonostante il malessere che mi crea!!!

Proviamo a capirne di più !!

Nel corso della nostra infanzia e adolescenza, viviamo una serie di esperienze che, combinandosi con i nostri tratti genetici del carattere, determinano  la nostra personalità ed il nostro approccio alle relazioni. In particolare nell’infanzia abbiamo fatto di tutto per adattarci all’ambiente e  a far sì che i nostri bisogni di sicurezza, spontaneità, affetto, autostima, guida, regole venissero soddisfatti.
Potrebbe tuttavia essere accaduto che alcuni di questi bisogni non venissero riconosciuti né soddisfatti dai genitori o da altre figure educative significative importanti e che dovessimo rinunciarvi al punto da dover  modificare il nostro comportamento pur di ottenere qualcosa. Questo può averci portato a plasmare l’immagine di noi stessi, le aspettative sugli altri, le nostre emozioni ed il nostro comportamento di conseguenza.

Se ad es. il genitore è centrato completamente sui propri bisogni potrà accadere che il bambino si preoccupi costantemente di soddisfare i bisogni del genitore senza considerare i propri al fine di ricevere almeno un po’ di attenzione. Da adulto, se non riconosce questo processo e non lavora su di sé o non fa esperienze relazionali in qualche modo correttive, avrà la tendenza a soddisfare i bisogni degli altri e non chiedere nulla per sé e sarà più facilmente attratto da partner dominanti e centrati su di sé.

Nel presente, infatti, i nostri ricordi hanno un forte impatto sul nostro modo di relazionarci con gli altri, sebbene la loro influenza sia al di fuori della nostra consapevolezza. Quando ad esempio ci sembra che una persona ci piaccia, non stiamo facendo altro che attingere in maniera automatica ed inconsapevole dalla nostra memoria. Anche solo ascoltando la voce o dando la mano ad un’altra persona si attivano in noi reazioni emotive che hanno le loro radici nel passato e che ci possono portare a provare attrazione o repulsione verso quella persona.
Ma perché le persone sbagliate sono così attraenti e non riusciamo ad allontanarci facilmente da loro?

Siamo spesso attratti da ciò che è noto o conosciuto, per quel fenomeno che in psicologia è definito “coerenza cognitiva”. Inoltre possiamo rimanere bloccati in una relazione che ci richiama una relazione passata, come a voler tentare a tutti i costi a modificare il finale. Anche il colpo di fulmine è attivato dai nostri ricordi ed è spesso guidato dalla riattivazione di schemi precoci disfunzionali che ci riportano a rivivere nel presente situazioni problematiche del passato. Può accadere allora che se abbiamo subito un abbandono nel corso dell’infanzia, ci ritroviamo ad essere attratti da persone inaffidabili e poco presenti, se siamo stati ignorati dal punto di vista affettivo ci avviciniamo a partner distaccati e centrati su di sé.

Come posso uscire da queste trappole relazionali ?

Un approccio che integra la già solida e validata  psicoterapia cognitivo comportamentale è la Schema therapy che permette di orientarsi nelle proprie relazioni comprendendo il ruolo che hanno gli schemi nella scelta nel partner. Il percorso terapeutico permette di lavorare sulle emozioni in modo molto pratico e creare un collegamento tra situazioni e sensazioni passate e presenti per poi identificare gli schemi coinvolti, confrontarsi con essi e mettere in atto strategie di fronteggiamento diverse.

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