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Il Disturbo Ossessivo – Compulsivo da relazione: “Sarà quello giusto per me?”.

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A cura della dott.ssa Giovanna Mengoli

“M’ama, non m’ama

Se dubbio d’amor

troppo ti è duolo

scegli una margherita

con un petalo solo.”

Stefano Benni – Margherita Dolcevita

Può capitare a tutti di nutrire dei dubbi sulla nostra relazione sentimentale o sul partner.

“è veramente la persona giusta per me? È veramente ciò che voglio?”.

 Tutti noi sperimentiamo spesso sentimenti contrastanti rispetto alla persona amata, oppure possiamo provare attrazione per altri uomini o donne e domandarsi cosa possa significare per il nostro rapporto o se ciò possa in qualche modo condizionarne il decorso o la sua stabilità nel tempo.

Tuttavia, quando i dubbi e le preoccupazioni diventano eccessivi e creano un significativo disagio personale e di coppia, portando anche ad una compromissione del funzionamento sociale, lavorativo e in altre aree importanti della vita, allora siamo probabilmente di fronte a un Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione vale a dire una sintomatologia ossessivo-compulsiva che ha il suo focus sulle relazioni intime e che solo di recente ha iniziato a ricevere attenzione sia dal punto di vista clinico che di ricerca (Doron, Derby, Szepsenwol, 2014).

Le persone affette da questo disturbo arrivano a rimuginare ed a tormentarsi con sofferenza circa il possibile andamento della relazione affettiva. E’ da notare come solitamente queste persone non sono in crisi con il proprio partner, anzi la relazione sembra essere soddisfacente sotto diversi punti di vista. Ciò nonostante non riescono a rasserenarsi e sono rigidamente convinte che il loro rapporto abbia comunque un difetto, quindi il loro scopo diventa individuarlo, per poi disconfermarlo.

In alcuni casi l’esordio sintomatologico consegue a decisioni importanti dal punto di vista relazionale, come ad esempio una proposta di matrimonio o l’avere figli. In altre situazioni, i sintomi ossessivo-compulsivi si verificano dopo la chiusura di una relazione sentimentale: la persona si preoccupa ossessivamente di quanto il partner precedente fosse la persona giusta, temendo di rimpiangere la sua scelta per sempre; e così sente il bisogno di rassicurarsi per esempio ricordandosi i motivi per i quali la relazione è stata chiusa, oppure richiamando alla memoria i conflitti vissuti, come a trovare una giustificazione di quella scelta.

Tipologie di Doc da Relazione.

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione si manifesta in due forme sintomatologiche:

  • con sintomi ossessivo-compulsivi centrati sulla relazione (relationship-centered);
  • con sintomi ossessivo-compulsivi focalizzati sul partner (partner-focused)

Nella prima forma, centrata sulla relazione, i dubbi e le preoccupazioni riguardano i sentimenti che la persona prova verso il partner e che quest’ultimo prova verso la persona (“Mi sto chiedendo continuamente se lo/la amo davvero” “se l’altro giorno ho guardato quella ragazza forse vuol dire che sono attratto da altre donne e quindi che non sono innamorato”).

Oppure l’autenticità dei sentimenti del partner nei propri confronti e infine la correttezza della relazione “controllo continuamente se la relazione va bene così oppure se c’è qualcosa che non va”.

Nella seconda forma, con sintomi focalizzati sul partner, i dubbi ossessivi riguardano invece difetti percepiti nel partner relativamente all’aspetto fisico, alle capacità intellettive, sociali o a caratteristiche di personalità, quali il livello di moralità.

L’esperienza clinica e le ricerche scientifiche hanno mostrato che entrambe le tipologie spesso sono presenti contemporaneamente. Molte persone descrivono di essere dapprima ossessionate da un difetto percepito del loro partner (ad esempio, relativamente all’aspetto fisico) e poi successivamente il dubbio vira sulla relazione, su quanto possa essere ‘giusta’, dato proprio quel limite fisico. Può verificarsi anche il viceversa: si inizia ad avere dubbi sulla relazione e solo in un secondo momento si diventa preoccupati di un qualche difetto del partner. In questo caso il pensiero intrusivo riguardante il difetto del partner potrebbe essere considerato proprio il segno di qualcosa che non va nella relazione di coppia.

DOC da relazione: le Compulsioni

Come prerogativa di ogni forma di disturbo ossessivo-compulsivo, ai dubbi e alle preoccupazioni si associano una varietà di compulsioni il cui scopo è quello di tentare di sopprimere/ridurre la frequenza di questi pensieri, così come ridurre l’incertezza rispetto al contenuto.

Le compulsioni più comuni che le persone con DOC da relazione tendono a mettere in atto sono le seguenti:

  • prestare attenzione e controllare i propri sentimenti (“Provo amore nei confronti del mio partner?”) e i propri comportamenti (“Sto forse guardando altre donne/uomini?”);
  • confrontare la propria relazione con quella di altre persone, come amici, colleghi o anche le relazioni sentimentali di personaggi della tv (“Sono felice come loro?”);
  • rassicurarsi richiamando alla memoria esperienze con l’attuale partner in cui si sono sentite certe di ciò che provavano.

Le persone che soffrono di DOC da relazione spesso provano a evitare le situazioni che possono fungere da innesco ai loro pensieri indesiderati e ai loro dubbi sulla relazione di coppia. Per esempio, possono evitare occasioni sociali con amici riconosciuti come ‘la coppia perfetta’ oppure vedere un film romantico, per il timore di rilevare una discrepanza tra che ciò che provano nei confronti del proprio partner e l’amore passionale e travolgente che magari contraddistingue i protagonisti del film.

Quando chiedere aiuto?

Come abbiamo già detto può capitare a tutti di notare un difetto nella persona amata e qualcosa che non va nel proprio rapporto e di conseguenza nutrire dei dubbi sulla nostra relazione, non per questo dobbiamo ritenerci sofferenti di un disturbo ossessivo-compulsivo.

Come per ogni altro disturbo psicologico, il criterio è sempre collegato all’intensità e pervasività dei pensieri e delle emozioni negative e al disagio che essi ci provocano nella nostra quotidianità.

 In quest’ultimo caso, quando ci si accorge che i propri dubbi impediscono di vivere serenamente la relazione con il partner, può essere opportuno rivolgersi ad uno specialista per una corretta valutazione del caso e per comprendere se e quando può essere necessario intraprendere un percorso terapeutico.

Bibliografia

Doron, G., Derby, D., & Szepsenwol, O. (2014). Relationship obsessive-compulsive disorder (ROCD): A conceptual framework. Journal of Obsessive-Compulsive and Related Disorders, 3, 169-180.

Dorona G, Dahlia Talmora, Ohad Szepsenwola and Danny S. Derby B.: Relationship-related obsessive- compulsive phenomena: The case of relationship-centred and partner- focused obsessive compulsive symptoms. Psicoterapia cognitivo-comportamentale – Ed . Erikson – 2012.

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