Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

Emozioni …

A cura della dr.ssa Chiara Mercurio

Mi sento … ”triste”, “ansioso”, “arrabbiato”, “furioso”, “malinconico”, “deluso”, “angosciato”, “disgustato”, “ferito” …

Tutti gli esseri umani provano emozioni … e ognuno di noi ha delle credenze, idee, opinioni in merito ad esse: a cosa servono, qual è la loro causa, quanto durano, quanto e come è possibile gestirle, devono essere espresse oppure no, etc.
Le nostre credenze sulle emozioni influenzano il modo in cui le gestiamo: se siamo convinti, ad esempio, che l’ansia che stiamo provando in un determinato momento durerà per moltissimo tempo, o addirittura per sempre, cercheremo evitarla o di sopprimerla.
Ma a volte queste opinioni possono essere sbagliate, in questo caso si parla di “miti sulle emozioni”.
Ecco alcuni dei miti più comuni:
− C’è un modo giusto di sentirsi in ogni situazione.
− Far sapere agli altri che sto male è segno di debolezza.
− Le emozioni spiacevoli sono sbagliate e distruttive.
− Essere emotivi significa perdere il controllo.
− Le emozioni possono comparire senza alcuna ragione.
− Alcune emozioni sono davvero stupide.
− Tutte le emozioni dolorose derivano da atteggiamenti sbagliati.
− Se le altre persone non approvano le mie emozioni significa che non mi sarei dovuto sentire nel modo in cui mi sento.
− I migliori giudici delle mie emozioni sono le altre persone.
− Le emozioni dolorose non sono realmente importanti e andrebbero ignorate.
… e tanto altro …
E qual è il problema nell’avere questo tipo di credenze relative alle nostre emozioni?
Dai risultati preliminari di alcuni studi è emerso che i miti sulle emozioni promuovano l’uso di strategie non-funzionali di regolazione delle stesse, come tentare di allontanarle, evitarle, sopprimerle, scappare da esse attraverso abuso di sostanze, farmaci, cibo, rimuginio, evitamento di situazioni, persone, esperienze, etc.
E ancora … qual è il problema nell’utilizzare queste strategie?
Ognuno di noi può trovare la risposta a questa domanda guardando alla propria esperienza concreta: queste strategie ci hanno permesso, a lungo termine, di fare quello che volevamo fare? Di sentirci come volevamo sentirci? Oppure hanno funzionato per qualche minuto, ora, giorno e poi la situazione è ritornata come prima (se non peggio)? Quanto ci sono costate in termini di salute, vitalità, energia, relazioni, lavoro, piacere, soldi, opportunità perse, tempo, dolore?
Alla luce di questo risulta importante ridefinire i nostri miti emozioni e imparare a gestirle in modo più funzionale, cioè utile ai nostri scopi.

Continua …

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