Psicologia, Psichiatria e Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale Centro di Schema Therapy EMDR e Mindfulness ad Arezzo

L’IMPORTANZA DELLA CONTINUITA’ GENITORIALE DOPO LA SEPARAZIONE

L’importanza della continuità genitoriale dopo la separazione

 

Articolo a cura della dott.ssa Cristina Jacchia

 

Ciò che finisce con la separazione è la coppia, ma quando ci sono i figli un progetto importante non si conclude:

“il progetto Essere genitori”

 

Oggi alle persone che si separano si chiede di mantenere la continuità della coppia genitoriale pur in mancanza della continuità della coppia coniugale.

Molto spesso accade che la “continuità genitoriale” si frantumi a causa delle tante recriminazioni e rivendicazioni legate alle ferite inerenti la coppia, a causa di ciò può accadere che il bambino diventi una pedina in mano ad un genitore o ad entrambi. Questo avviene quando anche per gli ex coniugi non è molto chiaro che il progetto coppia e il progetto genitoriale sono vicini, ma distinti e, nel momento in cui finisce la coppia, bisogna continuare ad impegnarsi per mantenere attivo il progetto che riguarda la genitorialità.

Essere genitori insieme dopo la separazione significa continuare a decidere insieme (in modo coerente e condiviso precedentemente) come aiutare i propri figli a raggiungere le loro autonomie e, quindi, essere d’accordo sui NO fondamentali e su regole di base che entrambi i genitori ritengono essenziali, questo dà stabilità e sicurezza ai figli.

La distinzione tra progetto “essere coppia” e progetto “essere genitori” è importante che sia chiara prima di tutto ai genitori, che in questo modo aiuteranno i figli a metabolizzare il distacco dovuto alla separazione, ma al contempo, infondere loro la sicurezza che saranno una “coppia” genitoriale per sempre. Infatti, sperimentare la separazione non è traumatico per i figli di quei genitori che riescono, dopo la separazione, a dare continuità al legame parentale, accordandosi sulle scelte più opportune per loro, mantenendo un coerente riferimento affettivo ed educativo, conservando intatta nella mente dei ragazzi quella immagine rassicurante così importante per la loro crescita e riuscendo ad offrire loro un aiuto per affrontare la sofferenza del cambiamento.

Per quelle coppie, invece, dove l’astio e il rancore rischiano di essere più forti del loro ruolo genitoriale potrebbe essere importante fare un parent training specifico per i genitori separati dove l’obiettivo sarà quello di conciliare la coerenza educativa e la presenza di entrambi nella vita dei figli imparando a distinguere bene tra dinamiche di coppia disfunzionali e genitorialità orientata al benessere dei figli, acquisendo così strumenti, tra cui una comunicazione efficace, una consapevolezza e il riconoscimento delle dinamiche coniugali che interferiscono nelle dinamiche genitoriali e imparare a prenderne le distanze al fine di permettere agli ex partner di continuare il progetto “essere genitori” in modo utile a tutte le persone coinvolte, ma soprattutto volto a dare coerenza, stabilità, calore e sicurezza ai figli.

Nell’ottica della terapia cognitivo comportamentale il parent training in queste situazioni è vivamente suggerito e sostenuto da ricerche che ne dimostrano l’efficacia.

 

Cosa fare e cosa non fare dopo la separazione

per garantire una coerenza educativa

 

  • Non parliamo ai bambini delle colpe o dei problemi dell’altro genitore.
  • Non chiediamo mai ai bambini a chi dei genitori vuole più bene o con chi preferisce stare. Questo mette sulle loro spalle uno stress grandissimo ed enormi sensi di colpa verso il genitore “non scelto.” E’ una vera violenza nei loro confronti.
  • Se c’è bisogno di comunicare qualcosa che riguarda le questioni economiche legate al mantenimento è necessario parlarne lontano dalla presenza dei figli.
  • Chi va a prenderli, quando, quanto tempo passerà con uno dei due genitori … sono tutte informazioni che è importante aver chiarito prima e separatamente dai figli in modo da non mettere in difficoltà il ragazzo che si trova a dover giustificare la mancata comunicazione “ma la mamma mi aveva detto così, forse non aveva capito..” “il papà mi ha detto che verrà alle 18 se vuoi lo chiamo così gli dico di venire prima”… non sono loro a dover organizzare queste cosa, ma hanno bisogno di sentire che, in questo, i genitori sono d’accordo ed è anche in questo modo che la sicurezza e la coerenza della coppia genitoriale viene garantita ai figli.
  • Condividiamo almeno 3 regole valide in entrambe le case che i figli frequentano; questo è un buon segnale di coerenza educativa.
  • Se ci sono problemi di comunicazione è importante trovare una strategia diversa da quella di “lo dico a te che lo dici al babbo” e optare per una comunicazione scritta nell’immediato o per un percorso di sostegno psicologico che possa aiutare i due ex partner a usare strategie comunicative più funzionali
  • Se il padre o la madre vivono una nuova situazione sentimentale è molto importante non confondere il ruolo del nuovo partner con un ruolo genitoriale, piuttosto può nel tempo diventare una figura educativa di riferimento. Facciamo, inoltre attenzione ai segnali dei nostri figli quando introduciamo una nuova figura affettiva nella loro vita. Potrebbero essere compiacenti con un genitore, ma vivere sentimenti ambivalenti nei confronti dell’altro genitore “se mi piace la nuova fidanzata di papà, forse mamma non sarà felice” rassicuriamoli che se si sente bene, a noi va benissimo che si senta felice anche con la nuova fidanzata di papà.
  • Se introduciamo una nuova figura affettiva nella vita di nostro figlio dobbiamo essere abbastanza sicuri della nostra scelta, è importante infatti, non far vivere a breve una nuova separazione ai nostri figli dopo aver creato un legame e una nuova speranza di famiglia.

I nostri figli possono reagire in modo diverso non solo in base al carattere ma anche in base all’età. Per esempio:

  • I più piccoli spesso reagiscono con aggressività o non collaborando. Spesso si ritirano in loro stessi o sviluppano problemi legati all’ansia da separazione (fisicamente possono avere spesso mal di pancia o mal di testa, a livello comportamentale possono non voler andare a scuola o allontanarsi dai genitori, potrebbero anche comportarsi benissimo … anche troppo bene), potrebbero rifiutarsi di frequentare uno dei due genitori.
  • I più grandi invece possono sentirsi molto tristi, come fossero in lutto. Possono andare male a scuola o avere problemi di comportamento fino a sfociare in comportamenti antisociali.
  • I giovani invece possono avere problemi nelle proprie relazioni amorose e di autostima.

Farci attenti ai problemi dei nostri figli è un compito arduo, in quanto anche noi adulti stiamo vivendo un momento molto difficile; la separazione dal partner è infatti uno degli eventi stressanti più impegnativi da superare e che può comportare non solo nei figli, ma anche nei coniugi problemi di tipo psicologico (depressione reattiva, ansia, disturbi di panico). A causa di ciò non è sempre facile vedere i segnali di sofferenza che i bambini/ragazzi mostrano più o meno esplicitamente.

Ricordiamoci che non dobbiamo per forza combattere da soli. Durante e dopo una separazione o un divorzio potremmo avere bisogno di un aiuto professionale… per noi e/o per i nostri figli. Un percorso psicoterapeutico può aiutare.

 

Richiesta Informazioni

Nome (richiesto)

E-mail (richiesto)

Oggetto

Messaggio

Acconsento al trattamento dei miei dati personali sulla base della Privacy Policy

WhatsApp chat