Sembra coinvolgere milioni di persone e dai dati sembra la dipendenza più studiata nel gruppo delle dipendenze che non sono associate ad uso di sostanza. Parliamo del gioco d’azzardo patologico. La caratteristica principale del Disturbo da gioco d’azzardo sembra essere un comportamento di gioco disadattivo persistente e ricorrente che sconvolge l’equilibrio personale, familiare e sociale. La persona appare completamente assorbita dal gioco, ha bisogno di una sempre maggiore quantità di soldi, presenta difficoltà nel controllarsi, nel fermarsi, ridurre l’attività di gioco; il gioco le permettere di eludere le tensioni della propria quotidianità, mente ai propri cari, tende a minimizzare la portata delle perdite ed è capace di compiere azioni illegali per coprire le eventuali perdite, tutto è in secondo piano comprese le sue relazioni significative … rinunciando spesso alle proprie responsabilità quotidiane.
Alcune persone affetta da gioco d’azzardo patologico sono impulsive, competitive, eccessivamente energiche e irrequiete. Non è raro osservare una certa preoccupazione per l’approvazione altrui ed una forma di generosità quasi estrema, quando si vince. Oltre che all’aspetto comportamentale, da un’attenta analisi è possibile rilevare la presenza di distorsioni nel pensiero (per esempio, la negazione, la superstizione, un senso di potere e di controllo degli eventi). Alcuni individui sono affetti da depressione e tristezza e possono utilizzare il gioco come mezzo per modulare il proprio stato emotivo. Non è chiaro il meccanismo eziologico ma è possibile ipotizzare che una struttura di personalità fragile, impulsiva, con difficoltà relazionali o sociali possa rappresentare un terreno fertile per l’instaurarsi del problema, spesso aggravato dalla presenza di altre patologie psichiche, quali ansia e depressione. Alcune aspetti interessanti da rilevare per la comprensione del gioco patologico, sono l’alexitimia e la dipendenza. La prima fa riferimento ad un particolare stile cognitivo-emotivo caratterizzato dalla difficoltà nel riconoscere e comunicare le proprie emozioni. In genere, chi evidenzia tale problema ha spesso l’impressione di non riuscire a descrivere i propri sentimenti, quasi come se non ci fosse una vita emotiva di cui parlare. La seconda fa riferimento alla scarsa definizione dei confini dell’io con assenza di autonomia funzionale. Queste particolare stato riguarda le persone che appaiono immaturi e incapaci di assumersi le responsabilità della vita e con bassa tolleranza alle frustrazioni.
Il disturbo da gioco d’azzardo se precocemente diagnosticato può essere trattato efficacemente da terapeuti esperti. Allo stato attuale non esiste un trattamento standard per il gioco d’azzardo patologico, gli studi sulla psicoterapia cognitivo- comportamentale suggeriscono questo approccio che comprende, fra le altre, interventi di Ristrutturazione cognitiva, Problem solving e Social skills training.
Dott. Rossano Bisciglia
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